Le idee camminano con le gambe degli uomini

Spett.le ditte artigiane
 
Il 2014 ci ha detto che l’ANIFA  è l’unico soggetto interessato a difendere l’identità autentica dell’onoranza funebre artigiana italiana in un drammatico deserto di idee e di rappresentanza sindacale.
Il destino dell’onoranza funebre artigiana è legato al destino dell’artigianato italiano nel suo complesso, la crisi di rappresentatività di questo mondo, la crisi di credibilità dei referenti sindacali è sotto gli occhi di tutti. 
L’artigiano non è più un soggetto da tutelare e rappresentare ma è considerato un cliente da spremere, siamo travolti da una spirale viziosa dove  l’interesse è creare burocrazia per poi offrire i servizi ad essa collegata.
Nostra utopia è risvegliare le coscienze di migliaia di artigiani che ormai subiscono passivamente ogni follia burocratica, nella nostra visione utopica immaginiamo la possibilità di unire il maggior numero di artigiani disposti a difendersi e disponibili ad esporsi nel combattere tutte le forme di speculazione di cui il settore è vittima a partire dalla rappresentanza sindacale.
Nel nostro sito cerchiamo di comunicare e informare su vari aspetti e su varie problematiche riguardanti il comparto funebre, in questa occasione proviamo a focalizzare gli ambiti, a nostro giudizio strategici, su cui operare.
Il conflitto d’interesse, la qualifica professionale artigiana e la libera concorrenza sono ambiti interconnessi tra loro dove si generano e si sviluppano i maggiori problemi che impediscono all’onoranza funebre di svilupparsi e consolidarsi.
L’ANIFA in tutto il territorio nazionale, dove chiamata, interverrà per estirpare tutte le forme di conflitto d’interesse segnalate, soprattutto quelle che scaturiscono nell’ambiente della sanità pubblica e privata. 
Non è accettabile in un paese civile, la cui Costituzione pone il diritto alla salute tra i diritti universali, confondere il servizio sanitario con quello funebre, questo macabro conflitto d’interesse costruito sulla pelle dei malati nulla ha a che vedere con l’onoranza funebre artigiana, è espressione di quella nuova categoria da noi ribattezzata “commercianti di morti” che cerca in tutti i modi di farsi largo trovando spesso la collusione di operatori disonesti e alcune volte la collaborazione di politici a dir poco imbarazzanti.  
L’individuazione di una qualifica professionale artigiana è l’unico modo per dare un’identità certa all’antico mestiere dell’Onoranza Funebre, attraverso la quale si può delimitare con molta più facilità il perimetro entro il quale solo l’artigiano funebre può operare in virtù della sua specifica qualifica.
Per fare un esempio sarà più facile ricomprendere il settore dei servizi cimiteriali tra le attività peculiari ed esclusive dell’Onoranza funebre.
Tradire la libera concorrenza è stato ed è l’obiettivo di alcuni interessi interni ed esterni alla categoria, noi invece riteniamo che, in un contesto dove i conflitti d’interesse sono efficacemente combattuti e dove la qualifica professionale è ormai una realtà, essa sia un’opportunità ed uno strumento di difesa e di tutela del lavoro dell’artigiano funebre.
In senato è stato depositato il DDL n.1611 che dovrebbe disciplinare il comparto funebre, in questo testo non vengono affrontati efficacemente nessuno dei tre aspetti da noi indicati, a nostro giudizio questo progetto di legge risponde ad esigenze ed interessi del tutto antitetici al comparto funebre artigiano.
Non possiamo permetterci il lusso di ignorare queste problematiche perché altrimenti saranno altri ad interessarsene con ben altri obiettivi.
Ormai è evidente che tutti i tentativi contenuti nelle leggi regionali di distorcere il mercato hanno ottenuto solo il risultato di aumentare la burocrazia, di facilitare il monopolio dei centri servizi e di quasi annientare il mestiere dell’Onoranza Funebre.
Chi condivide le nostre idee è invitato a dare una mano sia attraverso l’attività sul territorio sia attraverso il versamento della quota associativa che anche quest’anno è di €200,00.
La quota può essere versata con bollettino di C/C(allegato) o con bonifico bancario alle seguenti coordinate:
 
BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA Filiale di Fossacesia
IT51W0538777680000000428610
 
Ricordiamo che l’ANIFA è parte integrante della Confederazione Casartigiani con la quale condivide l’idea di unire l’artigianato italiano nel rispetto e nella valorizzazione della sua complessa diversità.
Certo del vostro sostegno colgo l’occasione per inviarvi cordiali saluti.
 
 
Lanciano,  23 Gennaio 2015                                                            Il Presidente