È
solito sentir dire dai rappresentanti di categoria noi non facciamo politica ci
occupiamo di altro. Purtroppo
è vero non si occupano assolutamente di politica ma si occupano dei fatti loro
di come campare mungendo la vacca. Sono
anni che l’ANIFA denuncia la totale assenza di rappresentanza di categoria
ovvero la totale assenza di politica nell’azione rappresentativa di interessi
di categoria. Fare
politica significa mettersi al servizio di una causa, al servizio di interessi
generali di una categoria di lavoratori, ma oggi i lavoratori che siano
dipendenti o autonomi non sono altro che i clienti e non più i rappresentati.
Le uniche informazioni che ormai bombardano gli imprenditori si riferiscono ai
servizi offerti dalle confederazioni, il circolo vizioso della burocrazia che
avanza e parallelamente avanzano i servizi offerti è come se ci fosse un gioco
delle parti dove l’imprenditore in mezzo viene stritolato, bisogna separare chi
offre servizi alla clientela da chi rappresenta istanze di categoria. La
politica quella vera, quella autentica parte dal basso, parte dalle istanze dei
lavoratori ma se i lavoratori non hanno la forza di fare rappresentanza la
politica diventa una pantomima di interessi speculativi che nulla hanno a che
vedere con l’interesse generale, è quello che accade in questi anni dove gli
interessi dei lavoratori sono totalmente disattesi. E’
facile puntare il dito verso i partiti politici incapaci di operare nell’interesse
generale ma è un grave errore confondere il sintomo con la causa; la causa dell’assenza
di politica sana e virtuosa trova le sue giustificazioni dalla totale assenza
di rappresentanza sociale sana e virtuosa, il risultato è una politica incapace
di legiferare in maniera corretta per totale assenza di informazioni e
pressioni fondamentali che non possono che provenire dal basso. Tale assenza di
informazioni dal basso espone la politica alle incursioni lobbistiche lasciandola
in balia delle stesse. L’ANIFA
dal primo giorno della sua costituzione ha fatto sostanzialmente politica e non
prestazione di servizi, ha cercato di suggerire soluzioni politiche nel governo
di una categoria importante le cui problematiche possono avere effetti in ambiti
delicatissimi della vita delle famiglie. Abbiamo pubblicamente motivato con
argomentazioni politiche le nostre soluzioni a problemi complessi questo lavoro
è stato fatto in perfetta solitudine dietro di noi il vuoto, un vuoto che anch’esso
ha un valore politico rappresenta il vuoto di idee e di visione, questo vuoto
non può non avere ripercussioni concrete. Le dinamiche sociali, politiche ed
economiche viaggiano a velocità sempre più sostenute, velocità impensabili fino
a qualche anno fa, non capirlo e non adeguarsi vuol dire rinunciare a
partecipare alla costruzione delle dinamiche stesse, vuol dire mettere la
propria vita ed il futuro del proprio lavoro in mano a persone sconosciute i
cui interessi difficilmente sono compatibili con i nostri. Meglio
una politica precaria e difettosa che totale assenza di politica, pertanto alla
vigilia delle elezioni politiche ci sentiamo di dire: W la Politica! Quella dal
basso ovviamente.
Paolo Rullo
Segretario ANIFA
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