Tempo fa rimasi colpito da una frase letta sul sito di un
giornale: “Così Amazon prende i grandi Mall americani e li trasforma nei suoi
magazzini” In
Italia a partire dalla fine degli anni 90 un sistema economico basato su
commercio al dettaglio e artigianato diffuso viene messo nel mirino. Eravamo
abituati ad avere piccoli negozi di alimentari governati dal sistema delle
licenze dove si trovavano prodotti locali di qualità a prezzi popolari, in
pochi decenni vengono spazzati via per far posto prima ai super mercati e poi
ai grandi centri commerciali che vendono prevalentemente cibo spazzatura industriale
a prezzi solo apparentemente bassi. Oltre ad aver distrutto un comparto
commerciale di qualità oggi ci ritroviamo generazioni di giovani con problemi
di sovrappeso dovuti oltre allo stile di vita sedentario anche ad una
educazione alimentare da film dell’orrore. Oggi
però le mega strutture commerciali da predatori sono diventate prede del
commercio on line e delle mega multinazionali che se le pappano con una
facilità disarmante. Il
settore funebre è un caso a parte che meriterebbe un’attenzione particolare; la
liberalizzazione del comparto a differenza di altri settori non ha favorito
automaticamente l’accentramento in grandi strutture con servizi standardizzati,
in questo particolare ambito i centri commerciali della morte non hanno avuto
molta fortuna, con eccezione delle città dove ha prosperato il fenomeno criminoso
del Racket del caro estinto. La
liberalizzazione del settore e l’eliminazione delle licenze ha permesso la
nascita di una numerosità significativa di imprese che ha riscosso un
inaspettato apprezzamento dai cittadini. Un
rapporto diretto con l’imprenditore funebre, aver scommesso sull’aspetto umano
della vicenda lutto si è rivelata negli anni una scelta vincente, il cittadino
dolente nel momento del lutto cerca innanzitutto un conforto immediato ed una
persona di fiducia che lo accompagni nelle varie fasi del lutto, certe volte
non bisogna fare niente solo esserci. Ci
rivolgiamo agli stolti che da anni cercano di trasformare questo settore, agli
stolti che sognano i centri commerciali della morte, agli stolti che continuano
a proporre leggi liberticide; fermatevi idioti! altrimenti farete la fine dei
Mall americani. Paolo
Rullo Segretario
ANIFA
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