Non abbiamo perso tempo

Nel 2024 ormai agli sgoccioli possiamo fare un bilancio tutto sommato positivo, di solito in queste occasioni parliamo delle nostre iniziative in seno al Parlamento italiano tese a bloccare progetti di legge indegni ed indecenti che mirano a distruggere il comparto. E’ bene ricordare che nelle ultime tre legislature puntualmente è stato ripresentato un testo ispirato dalle ex rappresentanze di settore con l’esplicito obiettivo di azzerare almeno l’80% della categoria, quest’anno però c’è una sorpresa per la prima volta in Parlamento è stato depositato un progetto di legge che poggia su presupposti completamente diversi, soprattutto poggia per la prima volta su principi di verità. Lo schema della proposta parte dall’individuazione dell’interesse generale pertanto si occupa di “famiglia dolente” per poi regolamentare l’attività funebre con lo scopo di renderla sempre pronta a rispondere alle esigenze delle famiglie dolenti, fornendo professionalità ed occasioni di investimento. E’ un approccio sostanzialmente opposto a quello dei progetti precedenti, individua quale strumento per il raggiungimento degli obiettivi il mantenimento della numerosità delle imprese e non della sua eliminazione.

Nel 2024 abbiamo continuato a supportare la SIFA ed il suo eroico Presidente Pino Carbone nella fondamentale difesa delle attività funebri della Campania, la SIFA è oggi l’associazione di gran lunga più rappresentativa in Campania nonostante ciò si cerca di ostacolarne il lavoro dimostrando da parte della Regione una miopia in parte patetica ed in parte rilevatrice di collusioni impresentabili.

Nel 2024 è stato fatto un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale causato dal baraccone burocratico inutile e demenziale che la Regione Campania ha eretto nel settore funebre, non avrebbe potuto farlo lo denunciamo da anni e adesso abbiamo chiesto alla Corte dei Conti di prender atto del danno erariale che viene perpetrato ogni anno e di intervenire.

Siamo intervenuti anche in Liguria dove è stato eretto un altro baraccone burocratico del tutto inutile e del tutto illegittimo, anche li abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti per verificare l’abuso perpetrato dalla Regione Liguria e chiesto di intervenire per danno erariale.

Il fatto che diverse regioni abbiano legiferato su materie di non loro competenza in materia funebre rende ormai necessaria una normativa nazionale che sani tutte le irregolarità, l’ANIFA sin dalla sua costituzione ha ritenuto fondamentale lavorare per una normativa nazionale che rispondesse ad esigenze di carattere generale e non alle paturnie di quattro avvoltoi, oggi per la prima volta quell’obiettivo è come non mai alla portata.

L’augurio che l’ANIFA fa alla categoria è quello di essere sempre più determinata a rivendicare il diritto alla propria esistenza e non cadere nella bocca del lupo travestito da nonnina.

Buon Natale!

Felice anno nuovo!

 

Paolo Rullo 

Segretario ANIFA