Questa mattina il Sig. Gianni Gibellini ci ha contattati telefonicamente per informarci che quello da noi scritto nella comunicazione del 3 agosto (la parte incriminata è stata cancellata) era errato ed anche per certi versi diffamatorio, è seguita anche una comunicazione scritta a ribadirlo. Il Sig. Gibellini ci ha più volte ribadito che l'EFI mai si è sognata di proporre e appoggiare un progetto di legge che avrebbe l'obiettivo di ridurre le imprese funebri da 6000 a 600, il Sig. Gibellini aggiunge che il DDL 1611 affronta alcune problematiche importanti per tutta la categoria sana e sarebbe un errore perdere anche questo treno.
Per dovere di cronaca il Sig. Gibellini nell'esprimere le proprie rimostranze ha usato toni molto pacati.
La comunicazione infatti si è poi sviluppata su vari argomenti rispetto ai quali le due associazioni hanno molte convergenze, tanto che a breve verrà organizzato un incontro dove poter avviare un dialogo ampio e franco.
Approfittiamo di questa occasione per ribadire che l'ANIFA non ha nessun preconcetto verso il DDL 1611, in una nostra precedente comunicazione intitolata "Se il buon senso c'è batta un colpo" scrivemmo così:
Il DDL 1611, seppur nella sostanza va nella direzione sbagliata, contiene l’enunciazione di principi ed obiettivi che certamente devono essere condivisi: legalità, concorrenza, qualità professionale.
Credendo nella buona fede del relatore auspichiamo che il DDL 1611 con il nostro apporto possa essere indirizzato nella strada giusta, ci offriamo quindi a fornire il nostro umile contributo nella consapevolezza della serietà della materia e delle ricadute sul cittadino dolente, sul cittadino imprenditore e sul grado di civiltà del nostro povero paese.
La nostra posizione critica verso il testo del DDL 1611 è evidente, a nostro giudizio occorrono delle modifiche importanti, nel contempo ribadiamo la nostra disponibilità a fornire il nostro contributo, ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci senza preconcetti.
Questo comparto così come anche il sig. Gibellini ha testimoniato ha delle problematiche molto serie, vi sono entrati soggetti e poteri poco raccomandabili, questa situazione crea molta diffidenza tra operatori, tra associazioni e tra associazioni e politica. L'unica via di uscita è il dialogo al quale l'ANIFA non si sottrarrà mai.
Con la telefonata di questa mattina si è avviato un dialogo molto importante, ci auguriamo che produca frutti buoni.
Paolo Rullo
Segretario ANIFA.