W LA SICILIA

 
 
A marzo scorso siamo stati contattati da un impresa di Onoranze Funebri della provincia di Caltanissetta, ci dissero che era da tempo che cercavano di essere inseriti nell'albo artigiani ma la Camera di Commercio non gli riconosceva la natura artigiana.
Quando ricevettore una lettera dall'ANIFA in cui veniva comunicata l'esistenza dell'Associazione si chiesero come era possibile che la Camera di Commercio non riconosceva la natura artigiana dell'Onoranza funebre e nello stesso tempo esisteva un'Associazione Nazionale Imprese Funebri Artigiane.
Ci contattarono e chiesero di aiutarli nella pratica di iscrizione all'albo artigiani.
Effettivamente la Camera di Commercio di Caltanissetta era all'oscuro del fatto che l'Onoranza Funebre è fondamentalmente un attività artigiana che in rarissimi casi può assumere la forma industriale ma certamente non è mai "mera attività commerciale" salvo se si accetta il macabro ed illegale "commercio di morti".
Si è aperto un dialogo informale con la Camera di Commercio che sembrava non dare alcun frutto, ma in ogni caso è stata l'occasione per mettere l'Ente nelle condizioni di capire di cosa si stesse parlando.
Dopo mesi di melina il titolare dell'impresa decide di presentare ufficialmente la domanda di iscrizione all'albo artigiani, la Camera di Commercio non respinge subito la domanda ma chiede chiarimenti sull'attività, chiede esplicite dimostrazioni di artigianalità del mestiere e chiede di fornire il materiale giurisprudenziale già inviato in precedenza.
La nostra attività di corretta informazione ha dato i suoi frutti, nel momento in cui la Camera di Commercio è stata messa in condizione di capire la vera natura dell'attività ha senza problemi iscritto l'impresa nell'albo delle attività artigiane.
', '', ''),(116, 1, 'Conflitto d''interesse nel comparto funebre', '
Il comparto funebre è un settore particolare e può essere visto come una lente di ingrandimento che amplifica gli effetti di comportamenti che in altri ambiti avrebbero conseguenze meno drammatiche.
Il fenomeno del conflitti d'interesse si affaccia alla ribalta con effetti dirompenti sul funzionamento del libero mercato ma soprattutto sulla tutela della salute del cittadino. 
Sempre più spesso il cittadino riceve l'offerta di servizi sanitari, come quello del servizio di ambulanza, da soggetti che esercitano anche l'attività di Onoranze Funebri. Il cittadino viene messo in mano a persone il cui profitto può essere più remunerativo se il cittadino da soccorrere crepi.
L'impresa funebre artigiana nulla ha a che vedere con qualsiasi attività sanitaria, sono due ambiti che rispondono ad esigenze del tutto incompatibili, ricordiamo che il servizio richiesto all'artigiano funebre è quello di sollevare la famiglia dolente dalle incombenze derivanti dal lutto subito, la sua professionalità, la sua attrezzatura e la formazione del suo personale è finalizzata a questo scopo.
Segnaliamo una notizia di cronaca di queste ore per far capire che tecnicamente può capitare che una persona che svolge un certo lavoro, per qualsiasi motivo, a maggior ragione se il motivo è economico, può forzare la natura degli eventi. (Infermiera Killer)
La cronaca spesso ci racconta casi di presunta collusione tra ambienti sanitari e operatori funebri senza scrupoli.
E' altrettanto pericoloso ed inspiegabile il fatto che un Sindaco permetta a soggetti irresponsabili di svolgere queste due attività in evidente conflitto d'interesse esponendo la cittadinanza a rischi gravissimi, oltre che favorire e realizzare l'inquinamento del mercato con effetti negativi sui prezzi e sulla qualità dei servizi.
Ci permettiamo di dare un umile consiglio alle amministrazioni comunali e a tutti i soggetti che devono tutelare il libero mercato e la salute pubblica: 
SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!