Le bugie hanno le gambe corte

Siamo in possesso del documento con cui la FENIOF informa i propri associati della risposta del Ministero del Lavoro all’interpello promosso dal Consiglio dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro sull’applicazione corretta del lavoro a chiamata.

E’ interessante apprendere direttamente dalle loro menti cosa sia per loro l’onoranza funebre:

“a riguardo va evidenziato che con tale considerazione ministeriale non viene sostenuto che l’attività funebre sia una attività discontinua ma che quella del necroforo possa esserla, nello specifico per il trasporto funebre. L’attività funebre è infatti una attività a tempo pieno che si svolge sempre, a prescindere dal fatto che vi sia o meno un funerale, sulla scorta di una “autorizzazione all’esercizio dell’attività funebre” che viene rilasciata dai comuni (valida a livello sia regionale che nazionale) sulla scorta di precisi requisiti strutturali a garanzia di poter svolgere, in qualsiasi momento, tale attività. “

In queste frasi deliranti si puntualizza che l’attività funebre non è discontinua ad essere discontinuo è il lavoro del necroforo, l’attività funebre non dipende dal fatto che ci sia un funerale.

Con l’Interpello si chiedeva se l’Onoranza Funebre rientrasse nella tabella delle attività a carattere discontinuo contenuta nel R.D. del 1923, in considerazione del fatto che le attività presenti nella tabella in virtù della discontinuità della loro attività possono utilizzare contratti di lavoro flessibili senza restrizioni e soprattutto senza che questi siano menzionati nel CCNL.

Il Ministero ha risposto che certamente l’Onoranza Funebre è un’attività a carattere discontinuo ed è presente nella tabella perché assimilabile all’attività espletata da “operai addobbatori o apparitori di cerimonie civili o religiose”.

Il comportamento della FENIOF è di una gravità inaudita, mentono sapendo di mentire nel disperato tentativo di tutelare interessi di lobby che nulla hanno a che vedere con la categoria.

Noi denunciamo questa gravissima situazione ed invitiamo le imprese funebri italiane a svegliarsi e a pretendere rispetto del proprio lavoro e della verità.

E’ urgente l’approvazione di una legge nazionale sul comparto, l’ANIFA invita gli artigiani funebri ad unirsi per poter avere voce in capitolo nella sua redazione e soprattutto per impedire a soggetti che nulla hanno a che fare con la categoria di portare avanti spregiudicati interessi di lobby.